Paolo Sarpi
Pietro Sarpi (Venezia, 1552 - 1623), ecclesiastico. Assunse il nome di Paolo Sarpi quando entrò giovanissimo nell'ordine dei Serviti.Paolo Sarpi ebbe una concezione anticonformistica della cultura e della politica. Uomo coltissimo, stimato dal Galilei, condusse una battaglia politica e religiosa contro il dominio temporale della Chiesa. Avendo Paolo V lanciato l’interdetto a Venezia che aveva processato due sacerdoti rei di delitti comuni, rifiutando di consegnarli al tribunale ecclesiastico, Sarpi difese la città e fu scomunicato. Nella concezione di Sarpi era netta l’antitesi fra la Chiesa originaria, fedele allo spirito del Vangelo, con un clero scelto dai fedeli, e quella contemporanea temporale, teocratica, mondana, assolutistica. Sarpi teorizzò il distacco fra il potere temporale e quello spirituale, difese la libertà d’opinione e di coscienza e teorizzò una riforma religiosa di carattere morale e politico, senza porsi problemi di carattere dogmatico ma guardando con simpatia alla Riforma protestante. A tali principi il Sarpi s’ispirò per l'Istoria del concilio tridentino (1545 – 1563), pubblicata a Londra nel 1619.
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